15Feb

Report Speciale IPCC su cambiamenti climatici e città: due ricercatrici italiane allo scoping meeting

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Erika Coppola, ricercatrice presso l’ICTP di Trieste nella sezione di Earth System Physics, e Monica Salvia, prima ricercatrice presso il CNR – IMAA di Potenza, sono state selezionate per partecipare allo scoping meeting per il Rapporto Speciale sui cambiamenti climatici e le città dell’IPCC. Il meeting, che si terrà a Riga, Lettonia, dal 16 al 19 Aprile 2024, coinvolgerà esperti di vari settori, al fine di definire gli obiettivi, la struttura e le tempistiche del prossimo Rapporto Speciale.

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Si è concluso il processo di selezione dei partecipanti allo scoping meeting per il Rapporto Speciale sui cambiamenti climatici e le città dell’IPCC. Le ricercatrici Erika Coppola e Monica Salvia sono state selezionate tra 38 candidati italiani.

Erika Coppola è ricercatrice presso l’ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Trieste) nella sezione di Earth System Physics, dove si occupa principalmente di modellistica climatica regionale e modelli idroclimatici. Coppola ha già contribuito come autrice principale al gruppo di lavoro I (WGI) dell’IPCC nel sesto ciclo di valutazione (AR6) per coordinare la valutazione delle informazioni climatiche regionali in tutti i continenti e contribuire allo sviluppo di un quadro aggiornato di valutazione del rischio.

Monica Salvia è prima ricercatrice presso il CNR – IMAA (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale, Potenza). Si è specializzata nell’analisi dei sistemi energetici e nello sviluppo di modelli energetico-ambientali, contribuendo per oltre 20 anni alle attività del programma ETSAP dell’Agenzia Internazionale dell’Energia. I suoi attuali interessi di ricerca si concentrano sulla sostenibilità urbana e sulla governance del cambiamento climatico, sulle strategie di mitigazione e adattamento, sulla transizione energetica pulita e sulle smart cities.

Lo scoping meeting per questo Rapporto Speciale si terrà a Riga, Lettonia, dal 16 al 19 Aprile 2024 e il suo prodotto finale sarà uno Scoping Paper, un documento che riunisce la struttura, l’elenco indicativo dei contenuti, e le tempistiche del prossimo Rapporto Speciale sui cambiamenti climatici e le città, che verrà esaminato ed approvato durante la 61ª Sessione Plenaria dell’IPCC.

Durante il sesto ciclo di valutazione dell’IPCC, un ampio gruppo di esperti e professionisti del settore ha avviato una discussione su come sviluppare una valutazione solida del legame tra cambiamento climatico e città. La necessità di approfondire questa relazione ha portato l’IPCC alla decisione di redigere un Rapporto Speciale su cambiamento climatico e città.

“Sappiamo bene come le città raccolgano gran parte della popolazione mondiale, e siano quindi sempre più responsabili delle emissioni di gas serra in atmosfera. Allo stesso tempo, sono il target della maggior parte degli effetti negativi dei cambiamenti climatici” ha detto Monica Salvia. “C’è quindi necessità di strumenti pianificatori in grado di definire azioni e misure volte, da un lato, a ridurre il contributo di emissioni climalteranti degli attuali sistemi energetici e, dall’altro, a minimizzare gli effetti negativi degli eventi climatici estremi che le città si trovano ad affrontare sempre più spesso. Le città, ed in particolare i piccoli comuni, non hanno bisogno soltanto di investimenti ma anche di conoscenza, esperienza e networking.”

“C’è bisogno di un’adeguata pianificazione dello sviluppo futuro delle città perché, se non si fa un piano di adattamento accurato, i rischi saranno più alti,” ha aggiunto Erika Coppola. “Quindi penso che questo sia lo scopo fondamentale di questo report speciale IPCC: accendere un faro sul fatto che nelle policy e nelle pianificazioni urbane future è importante considerare il cambiamento climatico per la vita e il benessere delle persone che vivono nelle città.”

Il Focal Point for Italy dell’IPCC ha raccolto le candidature di esperti italiani provenienti da vari settori di competenza e coinvolti in una vasta gamma di settori, come l’efficienza energetica urbana, la valutazione del rischio costiero, la modellazione climatica regionale, le politiche urbane rigenerative e la giustizia climatica. Il background dei candidati copre tutti gli aspetti della crisi climatica nel contesto urbano, dalla base scientifica fisica agli impatti e alle soluzioni.

“Questo scoping meeting sarà sicuramente un incentivo per produrre molta più letteratura scientifica in questo campo e per creare un assessment dello stato generale della conoscenza attuale”, ha commentato Coppola. “Mi aspetto che verrà sottolineata l’importanza dell’informazione e dei modelli ad alta risoluzione, compresi i loro limiti. Si potrà anche esplorare quanto il machine learning o l’intelligenza artificiale ci potrebbero aiutare in questa direzione.”

“È ancora difficile valutare il progresso delle città sul tema dell’adattamento e quindi avere un set di indicatori ampio e multidisciplinare a livello globale e nazionale”, ha aggiunto Salvia. “Le città hanno bisogno di indicazioni chiare anche su come approcciare il tema dell’adattamento, come renderlo proprio e lavorarci di anno in anno indipendentemente dai turnover di tipo politico”.

Nell’AR6 ciascuno dei tre i gruppi di lavoro ha affrontato in maniera trasversale questioni centrali relative agli impatti del cambiamento climatico sulle città. Queste analisi saranno approfondite durante il settimo Assessment Report (AR7) grazie all’inclusione del Rapporto Speciale sulle città.

Ottenere delle linee guida in cui collocare strategie sistemiche ed integrate, promuovendo non soltanto tecnologie innovative ma anche il coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini, potrebbe essere veramente un risultato di grande valore e immagino sia uno degli obiettivi dell’IPCC”, ha detto Salvia.

“Credo che questo scoping meeting abbia lo scopo principale di discutere l’utilizzo di strategie di sviluppo urbano, riconoscendo la necessità di un coordinamento tra diverse comunità scientifiche, tra cui quelle del clima, della pianificazione urbana e dell’ingegneria, insieme a quella dei decisori politici”, conclude Coppola. “Il rapporto speciale dell’IPCC offrirà la possibilità di creare un collegamento tra queste conoscenze, una sinergia tra le varie competenze coinvolte, consentendo una ricerca coordinata e indipendente in ciascun settore.”

IPCC Special Report on climate change and cities: Two Italian researchers selected for the Scoping Meeting

Erika Coppola, a researcher at the ICTP in Trieste in the Earth System Physics section, and Monica Salvia, a senior researcher at CNR – IMAA in Potenza, were selected to participate in the scoping meeting for the IPCC Special Report on Climate Change and Cities. The meeting, to be held in Riga, Latvia, from April 16th to 19th, 2024, will gather experts from various sectors to define objectives, structure, and timeline of the upcoming Special Report.

The selection process for participants in the scoping meeting for the IPCC Special Report on Climate Change and Cities has concluded. Researchers Erika Coppola and Monica Salvia were selected from among 38 Italian candidates.

Erika Coppola is a researcher at ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Trieste) in the Earth System Physics section, where she mainly focuses on regional climate modeling and hydroclimate models. Coppola has contributed as a lead author to the Working Group I (WGI) of the IPCC in the sixth assessment cycle (AR6), coordinating the assessment of regional climate information on all continents and contributing to the development of an updated risk assessment framework.

Monica Salvia is a senior researcher at CNR – IMAA (National Research Council – Institute for Environmental Analysis Methodologies, Potenza). She specializes in the analysis of energy systems and the development of energy-environmental models, contributing for over 20 years to the activities of the ETSAP programme of the International Energy Agency. Her current research interests focus on urban sustainability, climate change governance, mitigation and adaptation strategies, clean energy transition, and smart cities.

The scoping meeting for this Special Report will take place in Riga, Latvia, from April 16th to 19th, 2024, and its final product will be a Scoping Paper, a document that brings together the structure, indicative list of contents, and timeline of the upcoming Special Report on Climate Change and Cities, which will be considered and approved during the 61st IPCC Plenary Session.

During the IPCC’s sixth assessment cycle, a broad group of experts initiated a discussion on how to develop a robust assessment of the link between climate change and cities. The need to delve into this relationship led the IPCC to decide to draft a Special Report on climate change and cities.

“We know well that cities host a large part of the world’s population and are therefore increasingly responsible for greenhouse gas emissions into the atmosphere. At the same time, they are the target of most of the negative effects of climate change,” said Monica Salvia. “There is a need for planning tools capable of defining actions and measures aimed at, on the one hand, reducing the contribution of greenhouse gas emissions from current energy systems and, on the other hand, minimizing the negative effects of extreme weather events that cities increasingly face. Cities, and especially small municipalities, need not only investments but also knowledge, expertise, and networking.”

“There is a need for adequate planning for the future development of cities because, without accurate adaptation planning, the risks will be higher,” added Erika Coppola. “So I think this is the fundamental purpose of this IPCC Special Report: to shine a spotlight on the fact that in future urban policies and planning, it is important to consider climate change for the life and well-being of the people living in cities.”

The IPCC Focal Point for Italy collected applications from Italian experts from various fields of expertise involved in a wide range of areas, such as urban energy efficiency, coastal risk assessment, regional climate modeling, regenerative urban policies, and climate justice. The candidates’ backgrounds cover all aspects of the climate crisis in the urban context, from the physical scientific basis to impacts and solutions.

“This scoping meeting will surely be an incentive to produce much more scientific literature in this field and to create an assessment of the overall state of current knowledge,” commented Coppola. “I expect that the importance of high-resolution information and models, including their limitations, will be emphasized. It will also be possible to explore how much machine learning or artificial intelligence could help us in this direction.”

“It is still difficult to assess the progress of cities on the issue of adaptation and therefore to have a broad and multidisciplinary set of indicators at the global and national levels,” added Salvia. “Cities also need clear indications on how to approach the issue of adaptation, how to make it their own and work on it year after year regardless of political turnover.”

In AR6, each of the three working groups addressed cross-cutting issues related to the impacts of climate change on cities. These analyses will be further explored during the seventh Assessment Report (AR7) with the inclusion of the Special Report on cities.

Obtaining guidelines in which to place systemic and integrated strategies, promoting not only innovative technologies but also the active and aware involvement of citizens, could be truly a valuable result and I imagine it is one of the IPCC’s objectives,” said Salvia.

“I believe that this scoping meeting aims primarily to discuss the use of urban development strategies, recognizing the need for coordination among different scientific communities, including climate, urban planning, and engineering, together with policymakers,” concludes Coppola. “The IPCC Special Report will offer the opportunity to create a link between this knowledge, synergy among the various skills involved, allowing coordinated and independent research in each sector.”